Convento di Santa Maria Novella a Firenze, sede Anteprima Chianti Classico 2021
Anteprime di Toscana 2021
Si inizia a degustare venerdì 14 maggio a Primanteprima alla Fortezza da Basso a Firenze. Belli gli spazi dove i giornalisti sono limitati, seduti, ordinati in ampi spazi. Inizio entusiasmante per la scoperta di un grande vino in degustazione. Inizio a degustare oltre 100 vini dei vari consorzi della Toscana tra cui, in particolare, i vini del Consorzio Di Tutela dei Vini di Carmignano, Consorzio dei Vini di Cortona, il Consorzio tutela Vini di Maremma e il Consorzio del Vino Orcia che eccelle per uno dei più grandi vini realizzati in Toscana ossia l’Orcia DOC Petrucci Melo, il quale esprime grandi sensazioni odorose, è delizioso e affascinate raggiungendo ben 91/100. L’offerta dell’Orcia DOC si fa interessante con vini sontuosi come Orcia Sangiovese Riserva Il Tocco che è speziato, fruttato, si fa ricco e interessante al gusto raggiungendo 86/100. L’Orcia Sangiovese DOC Sesterzo di Poggio Grande con note mentolate in evidenza raggiunge gli 85/100. L’Orcia DOC Petruccino si presenta fruttato e speziato con sentori di mora e mirtilli, ha un gran tannino e 86/100. L’Orcia DOC Ciriè di Podere Albiano è carino, ben fatto e tannico. L’Orcia Sangiovese Troccolone di Marco Capitoni si presenta di un bel colore rosso rubino cupo con note affumicate e caffè, è piacevole e tannico, prende 86/100.
Il Cortona DOC merita una menzione con l’accattivante Cortona DOC Syrah della famiglia Antinori con il Bramasole de La Braccesca che risulta speziato, fruttato, di corpo, sapido con finale salino raggiungendo gli 87/100. Degni di essere menzionati Il Cortona Syrah Linfa di Fabrizio Dioniso con ben 86/100 e i vini del mitico Stefano Amerighi. Molto interessante il singolare rosé proposto da Baldetti dal nome di Piet Rosé con un colore rosa tenue ed ottimi riflessi cristallini, note di lampone e rosa si fa delicato e raggiunge 85/100.
ll Carmignano DOCG raggiunge livelli meravigliosi con l’azienda Piaggia con Riserva Piaggia, il Poggio dei Colli e Il Sasso con rispettivamente 91/100, 90/100 e 88/100.
Molto belli Il Carmignano Riserva Il Circo Rosso di Fabrizio Pratesi e Elzana di Fattoria Ambra di 88/100 entrambi. Degni di nota il Grumarello di Tenuta Artimino e Le Farnete, entrambi 87/100. Tra i rosati emerge con 86/100 il Barco Reale di Carmignano Rosato DOC Vin ruspo di Tenuta di Artimino.
Da menzionare l’azienda Giusti e Zanza per i suoi bei vini Belcore, Dulcamara e soprattutto il Memorino IGT Costa Toscana Rosso che raggiunge un meritato punteggio di 88/100. Delicato e morbido il Vivaia IGT Rosato Toscana da uve Sangiovese che svetta a 88/100.
Domenica 16 Maggio è la volta del Brunello dove l’annata 2016 e la riserva 2015 svettano per qualità. Bella la lettera del Consorzio data a tutti i giornalisti e la splendida location riservata alla degustazione professionale, c’è piena luce solare in sala e un clima ideale per poter degustare. Rispetto al passato meno vini che non sono all’altezza della fama raggiunta dai vini prodotti a Montalcino. Inizio a degustare all’apertura e termino alla chiusura dell’evento assaggiando tanti vini. Proseguo poi la mattina successiva. Inutile dire che la pausa pranzo di lunedì è risultata essere una debacle.
I vini annata 2016 meritevoli e straordinari da essere menzionati Brunello di Montalcino che hanno conseguito 89/100 sono: Baricci, Capanna, Il Poggione, La Fornace, Le Chiuse.
Tra le selezioni o vigna dell’annata 2016 emergono La Casa di Caparzo e Vigna Soccorso di Tiezzi Enzo e Monica. Da ricordare Ugolaia di Lisini.
Tra i Rosso di Montalcino dell’annata 2019 degustati il vino più appetibile e migliore è il Rosso di Sesta di Sopra.
Seguono i seguenti vini: Giovanni Neri di Casanova di Neri, Il Paradiso di Frassina, Il Poggione, Mastrojanni, Piancornello, Pietroso, Podere Brizio, Salvioni, San Lorenzo, Sesti.
Prosegue la degustazione del Brunello Riserva 2015 dove emergono i seguenti vini superlativi: il Duelecci Ovest di Tenuta di Sesta, Bramante S. Lorenzo e Vigna Paganelli di Il Poggione. Seguono il Quercione Campogiovanni, Capriolo Terre Nere.
Degustando il Moscadello di Montalcino emergono il Caprili dal colore lieve appena accennato quindi paglierino scarico inebriante al naso di complessità inaudita, poco caldo, ricco e leggero in bocca, superlativo.
Segue poi il Col D’Orcia che risulta ben fatto ed ottimo per ricchezza olfattiva, gustativa, potente e deciso ed il Florus di Banfi risultando di ottima interpretazione.
Sono stati necessari 1 giorno e mezzo per degustare la maggior parte dei vini di Montalcino, che rappresenta un punto di riferimento per le Anteprime con organizzazione magistrale ambiente perfetto per poter degustare, unica pecca la pausa pranzo inammissibile per un Consorzio di tale livello.


Martedì 18 maggio si prosegue con Montepulciano nella splendida location della fortezza medicea ove c’è tanta luce naturale e un clima ideale. Molto bella l’idea di poter degustare tutti i vini in forma realmente anonima.
I vini che emergono tra i lodevoli Rosso di Montepulciano dell’annata 2019 sono i vini delle seguenti cantine: il meraviglioso Il Macchione, Fattoria della Talosa, Lombardo e Tiberini.
Inizio poi a degustare il Nobile di Montepulciano dove emerge l’indescrivibile bontà del Dei e seguono poi Bindella, Salcheto, Argo di Vecchia Cantina di Montepulciano, Fattoria Svetoni, Abbadia Vecchia.
Tra i Vino Nobile di Montepulciano selezione 2008 merita una bella citazione I Quadri di Bindella e a seguire il ” Parceto “di Poggio della Sala.
Per quanto riguarda le Riserve 2017 di Nobile di Montepulciano tutte più o meno in linea per qualità, emergono Fattoria della Talosa, Gattavecchi con il suo Riserva dei Padri e “Cesiro” del Podere della Bruciata. Tra i vini Nobile di Montepulciano di annate precedenti bellissimo è Il Macchione 2017. Meravigliosi e monumentali i vini dell’azienda Dei Selezione “Madonna della Querce” 2017 e la Riserva “Bossona” 2016.
Mercoledì 19 maggio è la volta della Vernaccia di San Gimignano, unica, nobile, ribelle si avvicina al mondo femminile e risulta essere la Regina dei bianchi toscani, unico vino a DOCG della Toscana. Si inizia a degustare 12 vini in Sala Dante nel Palazzo Comunale ospiti del primo cittadino. La location è meravigliosa ed i due artefici della conduzione della degustazione guidata Antonio Boco e Paolo De Cristofaro selezionano con cura i 12 vini spaziando per l’Europa.
Si confronta ciascun vino Vernaccia di San Gimignano con un altro vino italiano o francese giocando sulla coppia dei vini come sulle coppie ricordate nelle opere di Dante Alighieri ricorrendo quest’anno i 700 anni dalla sua morte.
I vini Vernaccia Di San Gimignano che eccellono durante la degustazione sono: Vernaccia di San Gimignano La Lastra 2019 con un olfatto davvero prorompente che richiama le erbe officinali e una lunga scia odorosa in bocca; Vernaccia Di San Gimignano Riserva 2018 San Benedetto, decisa sia al naso che al gusto, Vernaccia di San Gimignano Riserva Benedetta 2017 di Fattoria San Donato stratosferica, elegante.
Si conclude la degustazione alle ore 13.00 circa e si va a pranzare all’ Hotel La Cisterna in piazza della Cisterna nel cuore di San Gimignano. Bella cucina ed ottima vista. Si prosegue con la degustazione dei vini dell’annata 2020 presso il Museo De Grada ove emergono la Vernaccia di San Gimignano La Lastra, Cesani, Casa alle Vacche I Macchioni e Vagnoni.
Tra la Vernaccia Di San Gimignano del 2019 ottima la Vigna Santa Margherita di Panizzi e La Lastra di La Lastra.
Tra le Riserve di La Vernaccia di San Gimignano annata 2017 ottime I Mocali di Vagnoni e la Benedetta di Fattoria San Donato. La giornata si conclude con una bellissima cena alla Mandragola a San Gimignano con i produttori all’insegna di piatti ben curati e con una compagnia invidiabile tanto da considerare che si tratta del più bel momento durante i vari simposi trascorsi durante le anteprime.



Il 20 maggio si prosegue con la degustazione di Chianti Classico nella stupenda location ben organizzata del Convento di Santa Maria Novella a Firenze. Qui il Chianti Classico dimostra di essere un vino straordinario per la sua qualità a prezzi di acquisto accessibili. Cito per l’annata 2020 il Chianti Classico Fattoria San Giusto a Rentennano che realizza un punteggio di 88/100. Per l’annata 2019 primeggia Badia A Coltibuono seguito da Castello di Monsanto, Bibbiano, Castellare di Castellina e Castello di Bossi. Il Chianti Classico Riserva 2018 risulta molto interessante con punteggi alti e molti vini degni di nota. Tra tutti eleggo Bibbiano e a seguire Rancia di Felsina, Montebuoni di Castello di Ama , Il Molino di Grace , Riecine e Maria Vittoria di Le Filigare .
Per quanto riguarda il Top della piramide qualitativa del Chianti Classico, ossia la Gran Selezione, tutti i vini sono di altissimo livello ma emerge l’eccelso Vigna Montornello di Bibbiano seguito dall’elegante San Lorenzo di Castello di Ama, dal vero Badiola di Castello Fonterutoli, dall’entusiasmante Castello di Fonterutoli di Castello Fonterutoli, dal fine Gallule di Gagliole e dal potente Vigna del Sorbo di Fontodi.
Termina la giornata con la visita della celebre Farmacia di Santa Maria Novella e con l’assaggio del magistrale Alchermes che vanta secoli di storia.
Luigi Pizzolato
