Magia, partecipazione, inventiva. Nonostante la crisi imperante di tutte le attività produttive in Italia, il Vinitaly desta interesse, speranza in un futuro migliore. Ogni giorno convegni, degustazioni che parlano del vino e della nostra Italia.
Emerge un settore legato direttamente al vino che sono i prodotti tipici italiani nostro vanto, nostro tesoro. Già Domenica è un bagno di folla e tra gli stand è veramente difficile girare. Il Lunedì quasi impossibile dalle migliaia di persone che qui si sono riversate da tutto il territorio nazionale ed estero. Prosegue la giornata di Martedì con tanta partecipazione e sale l’ottimismo dei produttori. Vinitaly dà ampio spazio alle produzioni regionali promuove il vino italiano e tutto ciò che vi ruota intorno. Si assiste tra gli stand a vere e proprie sfilate di moda con persone ordinate e ben vestite. Aleggia soddisfazione tra i visitatori consci che è la più bella e rappresentativa kermesse sul vino d’Italia. Ogni anno la manifestazione si arricchisce di qualcosa di nuovo non è mai statica ma sempre in preciso movimento . Tra i convegni più belli quello realizzato dalle Donne del Vino “Il Buono e il bello, vino, cibo, moda, design, genio e manualità del Made in Italy”. Il Presidente Elena Martusciello porge i saluti alla sala affollatissima tra rappresentativi membri dell’Associazione come Nadia Zenato e la stampa più importante della penisola. Mostra fermento, entusiasmo. E’ una donna effervescente, decisa, un turbine di efficienza. Si apre il dibattito con interventi degli oratori molto significativi. Ciò che emerge è che siamo innamorati del Belpaese e ne conosciamo a pieno le nostre potenzialità. Dobbiamo legare il Made in Italy delle nostre eccellenze in modo da fare squadra e non andare ognuno per conto proprio da perfetti individualisti. La signora Fendi ci spiega che il lusso non è una semplice ostentazione e il vero aristocratico ha umiltà. Una signora che ha dedicato la sua vita al suo paese e ne ha fatto un vanto per tutti. Esempio da seguire per ricollocare il nostro paese in prima fila in quei settori che ci contraddistinguono per genio, bellezza e manualità. Migliaia di bottiglie stappate ogni giorno per la gioia dei visitatori, allestimenti bellissimi, degustazioni irripetibili. E la sera in centro a Verona per un aperitivo suggestivo in piazza delle Erbe e una cena in un’osteria alla ricerca di prelibati piatti della cucina veneta, magari abbinati a un buon calice di Valpolicella o Amarone. Grazie Vinitaly e arrivederci alla prossima edizione.
Luigi Pizzolato